Felicità
– E' nella semplicità di un
gesto appagante che la Felicità si manifesta.
C'è
un'ape che se posa
su
un bottone de rosa:
lo
succhia e se ne va...
Tutto
sommato, la felicità
è
una piccola cosa.
Trilussa,
pseudonimo anagrammatico di
Carlo Alberto Salustri, è
nato a Roma nel 1871. Dal 1913 al 1920, vive a Campo Marzio, dove
trova il grande amore in una ragazza trasteverina. Durante il periodo
della guerra, ne registra i dolori in Lupi
e Agnelli, alle
stampe nel 1919. Nonostante sia un uomo dalla gran classe, non
frequenta il caffè Aragno, il più illustre ritrovo per gli
intellettuali romani, ma preferisce le osterie, luoghi in cui si
manifesta quella vita vera e semplice che traspare dalle sue poesie.
Comincia poi a scrivere testi per Fregoli e Petrolini, le sue opere
arrivano fino a Mondadori. Nonostante il successo letterario, il
poeta soffre le condizioni economiche modeste: gli introiti delle sue
pubblicazioni e collaborazioni sono appena sufficienti per
sopravvivere. A ciò si aggiungono i problemi di salute che lo
costringono a rinunciare all'osteria e alle amate paseggiate. Nel
1944, esce la sua ultima raccolta di poesie, Acqua
e Vino. Sei anni
dopo Luigi Einaudi lo nomina senatore a vita per «aver illustrato la
Patria con altissimi meriti nel campo letterario ed artistico».
Muore venti giorni dopo, il 21 dicembre 1950.
Rubrica
a cura di Serena Mauriello
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