Non solo il fuoco – Se
un amore sa essere passione viscerale, travolgente, non è solo
l'eccezione di un attimo fuori dalla norma. Dietro l'ardore di
un'eccezione, è la vita quotidiana fatta dei singoli istanti della
proprio essere insieme nient'altro che un uomo, una donna e un amore.
Ahi, sì, ricordo,
ahi, i tuoi occhi chiusi
come pieni dentro di luce nera,
tutto il tuo corpo come una mano aperta,
come un grappolo bianco della luna,
e l’estasi,
quando un fulmine ci uccide,
quando un pugnale ci ferisce nelle radici
e una luce ci spezza la chioma,
e quando
di nuovo
torniamo alla vita,
come uscissimo dall’oceano,
come tornassimo feriti
dal naufragio
tra le pietre e l’alghe rosse.
ahi, i tuoi occhi chiusi
come pieni dentro di luce nera,
tutto il tuo corpo come una mano aperta,
come un grappolo bianco della luna,
e l’estasi,
quando un fulmine ci uccide,
quando un pugnale ci ferisce nelle radici
e una luce ci spezza la chioma,
e quando
di nuovo
torniamo alla vita,
come uscissimo dall’oceano,
come tornassimo feriti
dal naufragio
tra le pietre e l’alghe rosse.
Ahi, vita mia,
non solo il fuoco tra noi arde,
ma tutta la vita,
la semplice storia,
l’amore semplice
di una donna e d’un uomo
uguali a tutti gli altri.
non solo il fuoco tra noi arde,
ma tutta la vita,
la semplice storia,
l’amore semplice
di una donna e d’un uomo
uguali a tutti gli altri.
Pablo Neruda è lo pseudonimo di
Neftali Ricardo Reyes Basoalto, nato nel 1907 a Parral (Cile) non
lontano da Santiago. Nonostante l'opposizione del padre, si approccia giovanissimo alla poesia con l'aiuto del futuro premio Nobel Gabriela
Mistral, suo insegnante. A soli diciannove anni pubblica il suo primo
libro Crepuscolario. Dal1925
direttore della rivista «Caballo de bestos»,
due anni dopo comincia la carriera diplomatica che gli permette di
viaggiare in tutto il mondo conoscendo personalità come Federico
Garcia Lorca, Rafael Alberti e Matilde Urrutia per la quale scrive I
versi del Capitano. Costretto
alla cladestinità a causa del governo anti-comunista di Gabriel
Gonzalez Vidella, fugge dal Cile attraversando l'URSS, la Polonia e
l'Ungheria. Tra il 1951 e il 1960 viaggia per l'Europa, l'Asia e
l'America Latina. A causa di un suo periodo di permanenza degli Stati
Uniti nel 1966 fu soggetto si un'aspra polemica da parte degli
intellettuali cubani. Premio Nobel per la letteratura nel 1972, muore
a Santiago nel 1973.
Rubrica a cura di Serena Mauriello
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