Tremante
Silenziosa è la mano che, tremante d'enfasi, si posa su quel corpo, da lei, plasmato a nuove emozioni.
Indice sul carneo suolo, redento all'onor d'un tempo ch'io ancor rimiro.
Come folgore d'un passato tra gloria e salubre spasmo.
Sto quì, e mai scordo.
T'attendo ancor nudo, cinto
da questa mano, tua matrona,
ancor signora, sempre più somma e cruda.
Imperare tra falangi impervie,
lungo sapori mai acri ed un dolce carezzar che, del membro tuo rende altura,
verso l'incavo del mio instancato appagamento.
Enrica Meloni, Lascivia ed Estasi
dio, il mio
Il cielo è nuvolo e gelido, le luci dei grandi palazzi svaniscono una dopo l’altra nell'immensità della notte. Ed io, inerme e annoiata in questa quiete così rigida, mi perdo nel paradiso del divagare...
Questo cielo è un velluto polveroso
che sporca la notte. E tu,
musa, fuggi via da me.
La quiete arde, luci di
palazzi si dissolvono
su mille manti neri.
E verticali.
Come la politica di
dio.
Che forse è un’altra cosa, che
forse è tutto quanto. O che
forse, il mio
sono io.
JungleGiuls
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