D'un focolare assorto, di calura m'ammalio e tu, indomito gladio, a me battezzi d'inebrio.
Tra trastullo e gaudio, tu sii uomo ed io, mater mai puerpera ma dannata. Ti posseggo; mi disseti.
Tra trastullo e gaudio, tu sii uomo ed io, mater mai puerpera ma dannata. Ti posseggo; mi disseti.
Virile sapore d'un vitale seme, sull'epidermide ancor nivea, sempiterna lattescente, umida e mai timida.
Fiotti con àncore di rammento, d'aneliti scrosci,
tutto vive su quei capezzoli miei che or muoiono di te
Enrica Meloni, Lascivia ed Estasi
Nessun commento:
Posta un commento
Se ti piace il modo in cui parliamo del mondo... SHARE!
Alcune delle foto presenti su questo blog potrebbero esser prese da internet. In caso ne rivendicassi il copyright, invia una mail a tutumversi@gmail.com e saranno immediatamente rimosse :)
SI ai suggerimenti, NO agli insulti.
Buon viaggio lettore!