martedì 3 marzo 2015

AsSaggi di Letteratura di S. Mauriello: Poesia in Rave, Castelporziano 1979




Primo luglio 1979, Castelporziano, alle spalle delle riserva del presidente. Trentamila persone in spiaggia tra le dune di sabbia ferrosa; ci sono le stelle, il mare del litorale romano forse ancora immune alla sporco da inquinamento; c’è un palco ma non c’è la band. Al posto di una star del rock, è un poeta a tenere in mano il microfono. No non è un concerto, non è un rave clandestino, è Woodstock dei poeti italiani a due passi dalla capitale. Per tre giorni e tre notti i poeti si lanciano in pasto al pubblico, un happening troppo grande per potersi ripetere. Ma andiamo per ordine.
Dagli anni Sessanta agli anni Settanta, passando per il fulcro del ’68, i giovani avevano cominciato a far sentire veementemente la propria voce. Dai giovani francesi della Sorbonne, che avevano reso l’università una «fortezza assediata», Calvino rimane folgorato. Quella violenza d’espressione non aveva tardato a tramutarsi nella violenza espressiva delle arti. Tutto questo investe la poesia, e - non troppo lentamente - qualcosa muta. È una cesura radicale.
«Finalmente la poesia è uscita dalla pagina scritta. Ciò che è accaduto al Beat 72 è senza precedenti. Molto pubblico. Molta aggressività. Discussioni feroci. La poesia ha rilevato una carica insospettata, una capacità di suscitare eventi travolgente e imprevedibile.[…] è finito il rituale triste dell’autore che legge in una saletta poesie ad un pubblico genericamente mondano, è finito l’uso sdegnato di poesie politiche lette tra un concerto pop e uno spettacolo teatrale per la “giusta causa”»1. È la Beat generation che vuole ridefinire il ruolo stesso del poeta. Ci sono Elio Pagliarani, Amelia Rosselli, Valentino Zeichen. Ci sono i nomi che faranno la storia della letteratura contemporanea. L'atmosfera è febbrile, una notte chiassosa e anarchica, è la perfetta rappresentazione degli anni Settanta. Due anni prima, in uno scantinato di Via Gioacchino Belli, un happening di sei mesi aveva animato la vita culturale non istituzionale romana, tutto viene prontamente documentato da Vicenzo Cardarelli in Il poeta postumo. È un precedente di vitale importanza per l'evento di Castelporziano, si mette in atto la tendenza all'ibridazione dei generi, l'ispirazione viene dal dadaismo, dall'esperienza di Fluxus2.
Cordelli lo disse: quello sulla spiaggia del litorale non fu un festival della poesia, fu il festival dei poeti. Al centro di quella grande impresa visionaria, c'era la volontà di restituire il corpo del poeta al pubblico. Di distruggere la distanza tra la poesia e i suoi fruitori. Quella sera a Castelporziano, il pubblico impazzava, volevano salire sul palco, prendere in mano i microfono e parlare. Prendere un posto non più passivo nella fruizione dei versi. Ma non basta avere in mano un microfono per essere poeta, come non basta tenere una penna in mano per essere uno scrittore. Qui lo spazio perde la sua neutralità, come affermavano Berardinelli e Cordelli in quegli anni il pubblico per la poesia è anzitutto quello dei poeti3. Ma sono poeti postumi, quegli stessi poeti escono da sé per osservare il loro cadavere, per guardarsi dall'esterno con occhi nuovi e scrivere con la libertà che solo la morte conferisce. Si riparte dal corpo del poeta stesso, è costretto a mostrarsi nella sua individualità e lo devo fare per costrizione con la sua dose di erotia4.
Il termine di quella serata è emblematico per il futuro della Beat 72. Il palco sul mare crolla in acqua: è l'inizio della fine. Quel fervore naturale non potrà essere riproposto: la replica del 1980 a piazza Siena, sempre nella capitale, è fallita in partenza. Quello spirito aggressivo e distruttore ormai si è spento, di quei poeti postumi ormai rimane solo un'onoranza funebre.

Serena Mauriello




1Tomaso Kemeny, Cesare Viviani, Il movimento della poesia italiana negli anni Settanta, Bari, Dedalo Libri, 1989, p.194
2 Cfr. Stefano Chiodi, La spiaggia dei poeti postumi, in Atlante della letteratura italiana, vol. 1, a cura di Sergio Luzzato e Gabriele Pedullà, Torino, Giulio Einaudi, 2012, pp. 964 - 968.
3 Cfr. Alfonso Berardinelli, Vincenzo Cordelli, Il pubblico della poesia, Cosenza, Lerici, 1975.
4 Cfr. Vincenzo Cordelli, Proprietà perduta, Guanda, 1983. Il libro di Cordelli va inteso come resoconto del festival di Castelporziano, ovvero esperienza di distanziamento e deriva della poesia italiana negli anni '70.

Nessun commento:

Posta un commento

Se ti piace il modo in cui parliamo del mondo... SHARE!

Alcune delle foto presenti su questo blog potrebbero esser prese da internet. In caso ne rivendicassi il copyright, invia una mail a tutumversi@gmail.com e saranno immediatamente rimosse :)

SI ai suggerimenti, NO agli insulti.

Buon viaggio lettore!

Tags

#Museumweek (1) 1800 (1) 2014 (1) 2016 (1) aborto (2) alda merini (3) ALEComics (1) alessandra racca (2) alessandria (1) alessandro da soller (2) alfonso gatto (1) Amsterdam (1) animali (1) anna frank (1) anni settanta (1) appuntamento con l'arte (2) archivi storici (1) Ariosto (1) arno minkkinen (1) arrigo boito (1) arte (27) arte di strada (1) articoli (10) AsSaggi (26) attualità (17) BCM15 (1) big data (1) Boccaccio (2) BookCity (1) Boucar Wade (2) brecht (1) bucarest (1) Burkina Faso (1) california (1) calligrafia (1) Calvino (1) Capuana (1) carla lonzi (1) chris morri (1) Cile (1) Cilento (1) cindy sherman (1) cinquantacinque (8) circo (1) colore (1) congo (1) Corbaccio (1) Corrado Govoni (1) Cortazar (1) cyberazzismo (1) d'annunzianesimo (1) dante corneli (1) data journalism (1) dialetti (2) dialetto in versi (1) diane arbus (1) Dino Buzzati (1) disegno (3) editoria (1) editoriale (2) elisa pocetta (1) eric pickersgill (1) eugenio montale (2) eventi (8) fede zeta art (2) Federico Garcia Lorca (1) festival (2) festival del fumetto (1) festival Internazionale (1) Festivaletteratura (1) fiore flex ranauro (3) flex (2) fotogiornalismo (2) Fotografia (26) francesca woodman (1) freak (1) fumetto (7) furto (1) gabriela mistral (1) Gabriele d'Annunzio (1) Gadda (1) Gesuino Curreli (1) gianfranco domizi (31) giornalismo (4) Giovanni Della Casa (1) giveaway (1) golan haji (1) graffiti (1) guillermo mordillo (1) hugh holland (1) il venerdì (33) incivil metrica d'amore (3) interviste (7) islam (1) Itinerari Culturali (3) Itinerari Letterari (8) Jacopo Naddeo (9) jacques prévert (1) kurt arrigo (1) la marcia scalza (1) LaLux Joie (1) lavoro minorile (1) Letteratura (19) liberia (1) maestra poesia (23) mafia (1) manifestazioni (1) Mantova (1) mare (1) marta cortese (1) martina capozzi (4) Marzia Schenetti (6) mcmafia (1) medioriente (1) migranti (2) milano (1) mostra del cinema di venezia (1) mostre (6) narrativa scelta (1) New York (1) NoExpo (2) nohatespeech (1) NoTriv (1) palermo (1) paolo bianchi (1) parlarte (1) Pasolini (1) peaceforparis (1) Pietro Bembo (1) pillole d'Africa (2) Pinocchio (1) playmen (1) pocci (1) poesia (31) poesia femminista (2) poesia nera (1) poesiarte (3) poesie contro la guerra (1) poesie nuove (1) poeti in pillole (5) poeticamente viaggian (1) politica (5) pop (1) porn to be free (1) pornografia (2) Pratt (1) primavera (2) Qahera (1) quasimodo (1) Quintessenza (1) racconto (2) raffaele pisani (2) recensioni (4) Reportage (2) restart roma (1) ringraziamenti (1) Ritratti (1) rivoluzione della rete (1) roma (2) rosalba cutrano (1) Saba (2) sailing (1) salone editoria sociale (1) salotto erotico italiano (1) Sandro Penna (1) sartoria utopia (1) satira (2) self-portrait (2) serena mauriello (4) Sergio Etere (1) settimana maestra (5) settimana politica (17) sharing economy (1) silvia grav (1) siria (2) skateboarding (1) social (1) speciale feste (7) speciale natale (9) stalking (1) steve mccurry (1) street art (3) teatro (2) Trilussa (2) Turchia (2) tutte (172) tutti (74) tutùm narrativa (10) Tutùm teatro (4) underwater photography (1) urban exploration (1) urbex (1) varese (1) verona (1) Viaggi estivi (3) viaggiare (2) vignette (7) writing (1) Yener Torun (1) Zanzotto (1)