Alice all'apparenza è una ragazzina abituata ad arrangiarsi con quello che trova, che vive in un vicolo buio e lurido, popolato da strane creature, dove piovono sacchi della spazzatura dalle finestre. In realtà dentro di lei vive un'identità agli estremi: da un lato è tentata dalla Megera, indovina e messaggera della voce divina che la eleva ad uno scopo superiore. Dall'altra parte è attratta dal Dottore, il terribile aguzzino e la valvola dei desideri repressi di Alice. Orribilmente scissa tra istinto e razionalità, il suo destino e quello di tutti noi potrebbe cambiare quando un Nero Coniglio nazista le mostrerà una terza e sconosciuta via.
Sarà l'inizio di un percorso verso l'evoluzione definitiva o la fine del mondo così come lo conosciamo?
Avvertenze: lo spettacolo contiene personaggi grotteschi e/o assolutamente realistici. Può provocare fragorose risate, disgusto, eccitazione, irritazione delle cornee e senso di fame e spossatezza. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Se accusate altri sintomi potete prendervela con il regista.
La vita teatrale Romana è un meraviglioso pot-pourri di realtà che sarebbe troppo riduttivo definire in categorie: amatoriale, professionale, sperimentale, classico, d’avanguardia. Sicuramente A.L.I.C.E. non risponde a nessuna di queste.
Potremmo definire questo spettacolo urbano, azzardato, megalomane, estremo, semplice e assurdo. Ma non potremmo dirlo in senso teatrale.
Pamela, la regista, costruisce tramite le immagini. Si lascia ispirare, trascinare da una sponda all’altra. Non si pone limiti. Se è vero che in teatro vince quel che si palesa nascondendosi vale la pena vederlo anche solo per trovarci un senso. Lo spettacolo oscilla di continuo e permette infiniti piani di lettura, infinite possibili reazioni.
Pamela comincia studiando come attrice, ma è attratta
dal meccanismo della messa in scena. Le piace Visconti e adora il Gattopardo. Studia cinema al DAMS di Roma Tre e poi al corso di regia del “La Casa dello Spettacolo”. Vuole fare uno spettacolo diverso, nuovo, fuori dagli schemi. Esclude i classici e le strade a senso unico, si fa ispirare da Ridley, Palmetshofer, i Pink Floyd e la città. All’inizio il protagonista sarebbe dovuto essere Peter Pan, ma, mano mano che il progetto andava delineandosi, il personaggio di Alice si è imposto impetuoso e calzante. L’obiettivo non era creare un bello spettacolo di plastica con attori impeccabili, ma rappresentare anche ciò che è brutto, distorto e vero. E’ una lunga interruzione dove le suggestioni si accavallano come i pensieri liberi e inconsci. Il resto è esperienza teatrale self-made: costumi, scenografie, maschere e accessori, tutto provato nel centro sociale “Macchia Rossa” di Magliana. La scrittura di David Emanueli mette in moto la macchina ed i personaggi della fiaba si de-formano. Un salto nel vuoto in territori teatrali ed economici, lo spettacolo è coraggioso: originale in ogni sua parte, A.L.I.C.E. può essere pensato, a detta della regista, come un “classico moderno”.
Dal 8 al 10 Maggio
Teatro L’Aura
Interpreti:
Alice - Rebecca Chierici
Larry - Davide di Meglio
Dottore/Re - Mattia Paradiso
Megera/Gatto - Martina Benedetti
Nero Coniglio - Federico Mastroianni
Infermiera/Regina - Silvia Del Prete
Brucaliffo - Gabriele Ottaviani
Cappellaio - Paolo Motta
Cannibali
Studenti
Cani
Regia di Pamela Parafioriti
Testo di David Emanueli
Make up Artist Jenny Tomasello
Light designer Enrico Marcacci
Musiche Originali di Paolo Motta
Grafica di Massimo Lanzi
Sarà l'inizio di un percorso verso l'evoluzione definitiva o la fine del mondo così come lo conosciamo?
Avvertenze: lo spettacolo contiene personaggi grotteschi e/o assolutamente realistici. Può provocare fragorose risate, disgusto, eccitazione, irritazione delle cornee e senso di fame e spossatezza. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Se accusate altri sintomi potete prendervela con il regista.
La vita teatrale Romana è un meraviglioso pot-pourri di realtà che sarebbe troppo riduttivo definire in categorie: amatoriale, professionale, sperimentale, classico, d’avanguardia. Sicuramente A.L.I.C.E. non risponde a nessuna di queste.
Potremmo definire questo spettacolo urbano, azzardato, megalomane, estremo, semplice e assurdo. Ma non potremmo dirlo in senso teatrale.
Pamela, la regista, costruisce tramite le immagini. Si lascia ispirare, trascinare da una sponda all’altra. Non si pone limiti. Se è vero che in teatro vince quel che si palesa nascondendosi vale la pena vederlo anche solo per trovarci un senso. Lo spettacolo oscilla di continuo e permette infiniti piani di lettura, infinite possibili reazioni.
Pamela comincia studiando come attrice, ma è attratta
dal meccanismo della messa in scena. Le piace Visconti e adora il Gattopardo. Studia cinema al DAMS di Roma Tre e poi al corso di regia del “La Casa dello Spettacolo”. Vuole fare uno spettacolo diverso, nuovo, fuori dagli schemi. Esclude i classici e le strade a senso unico, si fa ispirare da Ridley, Palmetshofer, i Pink Floyd e la città. All’inizio il protagonista sarebbe dovuto essere Peter Pan, ma, mano mano che il progetto andava delineandosi, il personaggio di Alice si è imposto impetuoso e calzante. L’obiettivo non era creare un bello spettacolo di plastica con attori impeccabili, ma rappresentare anche ciò che è brutto, distorto e vero. E’ una lunga interruzione dove le suggestioni si accavallano come i pensieri liberi e inconsci. Il resto è esperienza teatrale self-made: costumi, scenografie, maschere e accessori, tutto provato nel centro sociale “Macchia Rossa” di Magliana. La scrittura di David Emanueli mette in moto la macchina ed i personaggi della fiaba si de-formano. Un salto nel vuoto in territori teatrali ed economici, lo spettacolo è coraggioso: originale in ogni sua parte, A.L.I.C.E. può essere pensato, a detta della regista, come un “classico moderno”.
Dal 8 al 10 Maggio
Teatro L’Aura
Interpreti:
Alice - Rebecca Chierici
Larry - Davide di Meglio
Dottore/Re - Mattia Paradiso
Megera/Gatto - Martina Benedetti
Nero Coniglio - Federico Mastroianni
Infermiera/Regina - Silvia Del Prete
Brucaliffo - Gabriele Ottaviani
Cappellaio - Paolo Motta
Cannibali
Studenti
Cani
Regia di Pamela Parafioriti
Testo di David Emanueli
Make up Artist Jenny Tomasello
Light designer Enrico Marcacci
Musiche Originali di Paolo Motta
Grafica di Massimo Lanzi
Dafne Rubini
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